Tuesday, 4 December 2012

The Three Pillars of Zen


"What is your Face before your parents were born?"
(Zen koan)

Ho appena finito di leggere questo fantastico libro, "I Tre Pilastri dello Zen".

E' sostanzialmente una raccolta di contenuti riguardanti lo Zen, dalle questioni più pratiche (tecniche di meditazione, respirazione, postura, ecc.) agli aspetti più teorici e concettuali (ma senza mai sconfinare nell'accademico..). Il curatore dell'opera, Philip Kapleau, è stato un allievo del maestro Zen Yasutani-roshi e, con il suo permesso, ha tradotto e pubblicato molte delle sue lezioni e conversazioni con altri discepoli.


Zen per tutti.
Uno dei libri sull'argomento più diffusi nel mondo occidentale, nonché tra i primi a divulgare la materia lontano dal paese del Sol Levante, ha l'immenso pregio di dimostrare che è possibile praticare il Buddhismo Zen (e trarne i suoi benefici) nella vita quotidiana, nelle nostre case e facendolo convivere con i nostri impegni giornalieri. Uno degli scopi di questo libro è proprio convincere il lettore occidentale che non è necessario ritirarsi per sempre sul cucuzzolo di una montagna, digiunare e recitare sutra 24/7 per ottenere l'illuminazione e la liberazione dalla sofferenza, ma con la giusta determinazione lo si può fare nel proprio salotto.

Siamo tutti Buddha.
Un altro aspetto che viene posto in evidenza è che non è possibile raggiungere la Realizzazione di Sé Stessi con il pensiero razionale e l'esercizio della mente analitica. Le parole, i koan, i sutra indicano la Strada ma non sono la Strada; essa deve essere percorsa tramite la meditazione e l'immersione totale nella nostra natura di Buddha, senza attaccamento a concetti e forme. Uno dei messaggi che viene più volte ribadito attraverso tutto il libro è "Prova! Non cercare di capire, afferrare concetti che non possono essere realizzati dalla mente razionale, prova!"; insomma un invito a sperimentare, piuttosto che a credere ciecamente alle parole di altri. Occorre però "credere" nell'obiettivo finale, ovvero la realizzazione della nostra perfezione così-come-siamo.

Esperienze.
Molto stimolanti sono i resoconti, scritti di prima mano dai protagonisti, di esperienze di illuminazione accadute a persone comuni, orientali e occidentali; insegnanti, avvocati, medici, ingegneri che si sono avvicinati per un motivo o per l'altro allo Zen e hanno trovato la pace interiore grazie ai suoi insegnamenti e alle sue pratiche. In questi racconti emergono anche tutti i dubbi e le perplessità che sicuramente balenano anche nella mente del lettore, perciò costituiscono un'ottima fonte di ispirazione e determinazione.

Gli aspetti pratici.
Infine, una vera chicca è la parte dedicata alle questioni più "pratiche", in particolare la descrizione dettagliata di come si svolge un sesshin (ovvero un periodo di ritiro in cui ci si dedica esclusivamente alla meditazione e si alternano zazen e dokusan, ovvero gli incontri con il Maestro), durante il quale non è raro che un buon numero di allievi arrivi ad un primo stadio di illuminazione. Completa il capitolo una sezione in cui vengono illustrate e spiegate le posture tradizionali (loto, mezzo loto, giapponese..) e le tecniche di respirazione.


Insomma, I Tre Pilastri dello Zen è una lettura imprescindibile, sia per chi è semplicemente curioso e desidera saperne di più sullo Zen, sia per chi cerca un'opera di riferimento che affronti in maniera profonda, ma non pesante, i diversi aspetti legati alla disciplina.

Namaste!

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